lunedì 27 gennaio 2014

Rapunzel - L'intreccio della torre (2010)

Si può dire che è grazie a Rapunzel se abbiamo potuto avere un film come Frozen. Perchè non so se sono stato abbastanza chiaro nella mia (primissima) recensione su quanto sia bello e importante Frozen.
Parlando di Rapunzel, il cinquantesimo classico Disney ha il grandissimo merito di aver per primo rimesso in discussione le regole del "film sulle principesse", senza dover prendere una piega satirica alla Shrek, ma semplicemente continuando e portando ad esiti più moderni una dialettica puramente Disney. Ed ecco quindi Rapunzel, il personaggio, una principessa classica e moderna al tempo stesso, anche lei alla ricerca della sua libertà ed indipendenza come Ariel, ma non per questo semplice pedina in balia degli eventi. Una principessa ed un film dotati di carattere e personalità, che ammiccano verso un umorismo più veloce e moderno, con un contorno di personaggi secondari e non vari e divertenti. Senza parlare della cattiva, una delle figure più ambigue e simpatetiche del catalogo di cattivi Disney. Tutto questo con il cuore e la passione di sempre, che rendono un prodotto Disney tale. Certo, bisogna ammettere che l'operazione di rimessa in gioco della principessa come individuo forte ed indipendente arriva qui fino ad un certo punto: alla fin dei conti a risolvere la situazione è, come vuole la tradizione, il protagonista maschile, ma che perlomeno non è il solito principe azzurro perfetto, senza macchia e senza paura. Ma questa è anche una discussione a parer mio un po' sterile e decisamente inutile, quando si parla di un film che è comunque a suo modo divertente, emozionante e bellissimo come lo è Rapunzel.

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